ho giocato una vita a frontier era troppa bello,
la galassia, milioni (veramente) di stelle, con le loro classi spettrali, giganti rosse nane bianche, stelle della sequenza principale come il nostro sole con le caratteristiche e le dimensioni rispettate come nella realtà, stelle doppie, triple, con lo stuolo di pianeti al seguito che seguivano le loro rispettive orbite e tu potevi atterrare su oguno di essi,
pianeti come la terra, giganti gassosi, come giove, alcuni anche con anelli come saturno e con le loro lune, tutto seguendo le reali leggi della fisica che regolano il nostro universo,
quando facevi un salto e sbucavi regolarmente ai bordi del sistema stellare prescelto non potevi puntare ad un pianeta interno e tentare di raggiungerlo dove pensavi che fosse, quando arrivavi li non c'era piu, si era spostato seguendo la sua orbita, quindi dovevi calcolare il tutto
(meno male che c'era il pilota automatico che provvedeva ad accelerare fino a metà viaggio e poi decelerare fino a raggiungere l'obbiettivo)
cosi dicasi per le stazioni orbitanti era come nel vero, dovevi prevedere dove sarebbero state quando tu le avessi raggiunte, ruotavano costantemente nella loro orbita.
Le innumerevoli navi che potevi avere, crediti permettendo avevano la possibilita di cambiare la classe del motore, in parole povere più era alta la classe piu potevi fare un salto lungo 8, 10, 12 annil luce, il salto naturalmente accelerava il tempo cosi che per te erano passati pochi secondi ma nello spazio era passata una settimana (un dato da tenere conto nelle missioni dove dovevi fare qualcosa (kill, bomb, o trasporto passeggeri) tutte regolarmente da effettuarsi in un tempo prestabilito)
Ci sarebbe da scrivere un libro sulle possibilità che avevi, la cosa che piu mi affascinava era, cone ho gia detto, la legge fisica che regolava il tutto, passando vicino ad un pianeta a motori spenti subivi l'effetto fionda, se spegnevi i motori continuavi per la rotta impostata per sempre,
ho cercato piu volte di entrare in orbita attorno ad un pianeta accendendo e spegnendo i motori ma più che orbite elittiche non sono mai riuscito ad ottenere, naturalmente all'avvicinasi del pianeta la velocita orbitale aumentava per poi rallentare nell'allontanamento.
Rifornedomi di idrogeno col fuel scoop ai bordi dei giganti gassosi ho attraversato la galassia, dalle rade stelle ai bordi della spirale sino al centro dove le stelle non distano che pochi anni luce une dalle altre e quando guardavo la distanza che mi separava dal sole (20.000 30.000 anni luce) mi sentivo ....

SOLO

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Si vorrei veramente che ci fosse un gioco con la grafica di X e le possibilita di frontier, sarebbe il massimo, grandioso, ciao ragazzi