Qualche giorno fa stavo dando un'occhiata alle statistiche globali degli achievement Steam di The Witcher 3, gioco a cui mi sto dedicando, con grande soddisfazione, da qualche mese.
Sono rimasto sorpreso da una serie di dati, che mi hanno fatto capire che evidentemente gran parte dei giocatori approccia i videogiochi in modo diametralmente opposto al mio (non che sia necessariamente un male).
Non mi ha stupito molto il fatto che solo il 70% dei giocatori abbia ottenuto l'achievement "Lillà e Uva Spina", che si ottiene in una manciata di ore. È vero che è un gioco di meno di un anno fa e che in sconto costa circa 25 euro (non proprio spiccioli) ma ha comunque senso che un giocatore su 3 non abbia avuto tempo/voglia di iniziare il gioco.
Cosa mi ha stupito di più è il fatto che stando agli achievement molti giocatori hanno di fatto abbandonato il gioco:
Il 40% ha ottenuto "Un Amico nei guai", (collocato all'incirca a metà della trama quindi indicativamente nelle prime 40-50 ore prendendosela comoda) ma a un punto avanzato della trama ("Qualcosa di più") è arrivato meno del 30%.
Non parliamo poi di quanti hanno completato il gioco: meno del 25%.
Si noti che con tutto il rispetto non si parla di una trama alla X: Rebirth (il 64% l'ha iniziata, il 5% l'ha finita) ma di un capolavoro con il 95% di recensioni positive.
Ho pensato però che si tratta di un gioco molto lungo e che probabilmente in molti si sono dedicati all'aspetto più free roaming del gioco, evitando di avanzare nella trama (come da tradizione di ogni buon giocatore RPG) e sono così passato a guardare i dati di altri giochi che conosco.
Riassumerò in modo schematico, per fare in modo che qualcuno riesca ad arrivare alla fine del topic.
XCOM: Enemy Unknown
Iniziato dal 70%
Il 45% è arrivato a metà trama (circa)
Il 26% ha finito il gioco ad una difficoltà qualsiasi.
Civilization V
Iniziato dal 76%
Il 24% ha finito il gioco su una mappa di tipo Continente, ed è la percentuale più alta tra le mappe.
The Witcher 2
Il 50% ha finito il prologo
Il 17,4% ha finito il gioco
Shogun 2: Total War
Il 73% ha sterminato almeno una volta una armata nemica
Il 25% ha concluso una campagna in modalità facile (percentuale più alta)
Dishonored
Iniziato dal 76% dei giocatori
Il 35% lo ha finito.
Skyrim
Iniziato dall'82%
Meno del 38% ha completato "Muro di Alduin"
Meno del 25% ha concluso la trama del gioco
Potrei continuare ad annoiarvi con tanti altri esempi ma mi sembra che si possa delineare una tendenza, che riguarda un po' ogni tipo di gioco: strategici, RPG ecc, costosi ed economici, recenti e più datati.
Una parte di utenza considerevole (20% circa del totale) nei fatti non apre i giochi che compra, sia che li abbia presi a 3 euro tipo Skyrim che a 25 tipo The Witcher.
Di coloro che iniziano un gioco solo un numero ridotto arriva più o meno a metà. I giocatori che concludono la trama o almeno una partita sono quasi sempre il 30% del totale, quando va bene si va un po' più su (36%, Deus Ex Human Revolution).
Questo mi spinge, in modo un po' provocatorio, a chiedermi: perché sviluppare (e spesso aggiornare con nuovi contenuti) un gioco da 150 ore quando gran parte dell'utenza dopo 30 ore lo ha abbandonato praticamente per sempre?
Perché costruire campagne/trame rigiocabili quando moltissimi non la concludono neanche una volta?
Quanto senso ha davvero dare importanza al fattore rigiocabilità nella recensione e nello sviluppo di un gioco, e lo stesso dicasi per il fattore longevità?
Una medaglia e un ringraziamento a tutti quelli che sono arrivati a questo punto, fatemi sapere come vi comportate voi cosa ne pensate, se vi va.
(ehi! Tu che hai scrollato per vedere quanto fosse lungo questo tormentone, per te niente medaglia
