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Introdotti sul mercato i primi modelli di nanotute di nuova generazione
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Si è tenuta oggi la presentazione delle nuove nanotute di nuova generazione. La presentazione ha avuto luogo presso il salone principale del Quartier Generale TerraCorp. In platea, oltre a numerosi giornalisti e ricchi industriali, vi erano numerose delegazioni di tutte le razze. Da notare la presenza di un piccolo gruppo Split capitanati da un Argon. Alcune voci di corridoio affermano che costui fosse il proprietario del nuovo spazioporto di Domini Zyarth. Da menzionare anche la presenza di alcuni famosi scienziati Boron, come Mi Ton e Bala Gi.
La ricerca nelle nanotecnologie copre da sempre numerosi campi. Dalla medicina all'agricoltura, dalla lotta alle radiazioni alla ricerca aerospaziale, dalla raccolta mineraria alle industri belliche. Nell'universo moderno, praticamente tutto ha avuto contatto con delle nanotecnologie. La mostra, e la successiva asta, compiutasi oggi è solo una fetta del grande panorama coperto dalle nanotecnologie. L'unico freno nel loro sviluppo è la continua richiesta di fondi. Solamente poche corporazioni e laboratori possono permettersi i finanziamenti per sviluppare nuove nanotecnologie. Lo sviluppo di queste avanzatissime armature per marine e soldati, ad esempio, ha ricevuto negli ultimi Jazura ingenti donazioni anonime grazie alle quali è stato possibile completare il progetto.
La mostra odierna è stata allestita per la vendita di tre modelli particolari di nanotute.
- Il primo modello, considerato il modello base, è considerata un'armatura leggera per i soldati della sicurezza delle stazioni. Resistente, leggera, flessibile, si adatta al soldato come una seconda pelle. Grazie alle nanofibre di Teladianium è praticamente immune a qualsiasi proiettile di tipo fisico. L'unico difetto è dato dall'urto dei proiettili: anche se non viene ferito, l'urto viene sentito dal soldato.
- Il secondo modello è stato ideato per le truppe di supporto, come ingegneri, tecnici e medici. Sul campo di battaglia queste truppe speciali devono poter tenere sotto controllo molteplici aspetti ed essere dotati di numerosi dispositivi. Questo modello viene loro in contro garantendo una elevata libertà d'azione unita ad un'elevata capacità di carico. Un medico dotato di questa tuta, ad esempio, può facilmente tenere sotto controllo la salute della sua squadra e sapere esattamente dove operare le ferite per salvare la vita ad un compagno. Una lega di nanofibre di Teladianium e Carbonio unita ad un piccolo generatore di scudo portatile permette a questa tuta di operare anche sotto il fuoco nemico per un breve periodo di tempo.
- Il terzo modello presentato oggi è stato sicuramente anche il più atteso. I ricercatori della TerraCorp hanno battezzato questa armatura come il camaleonte, dato che la superficie esterna, rivestita da minutissime placche di naniti, è in grado di cambiare la consistenza e l'aspetto della tuta in poco tempo. Il filmato di esempio mostrava un soldato correre in un corridoio evitando ostacoli con enorme agilità per poi fermarsi e modificare la tuta in un assetto più resistente per poter resistere al fuoco nemico.
Gli ordini, a tiratura limitata sotto i mille pezzi totali, hanno fruttato alla TerraCorp incassi per circa un Miliardo di crediti, ben oltre le più rosee aspettative da parte dei dirigenti. Sembra che la corsa alle nanotecnologie in campo bellico sia finalmente iniziata.
TCN