altro pezzettino, spero che sia di gradimento
"Prima che tu lo chieda" dissi mentre mi levavo il camice da laboratorio per indossare la mia giacca di tweed "ho anche provveduto al biglietto di ritorno". Carlo, intuendo che la mia spiegazione era finita, si diresse verso la porta blindata del laboratorio con fare pensoso ed esclamò "se la carica richiesta è bassa, probabilmente hai inserito delle batterie al litio o magari nichel e idrogeno, ti servirebbe un serbatoio pressurizzato....". Feci un altro sorriso, mi piaceva stupirlo, "niente di più sbagliato, in un multiverso molte costanti possono cambiare, posso rischiare di trovare pochissimo idrogeno disponibile e, le batterie convenzionali possono perdere la carica in poco tempo". Presi la mia sigaretta elettronica e la alzai verso di lui come un trofeo, "cellule al grafene modificate, l'ho installata qui' e nel generatore che sta di sopra sei mesi fa. Da allora hanno continuato a funzionare senza problemi o cali di tensione" sbloccai con il palmo della mano la porta blindata e lo invitai con un gesto teatrale e un sorriso all'uscita. Prendemmo le scale a chiocciola che salivano di 3 piani fino al livello del suolo "al secondo piano avrai notato un altra porta blindata, quella da accesso al generatore principale." Premetti il palmo nello scanner per aprire l'ultima porta blindata che si sbloccò con uno scatto secco "ti sto dicendo tutto questo perché fra 3 settimane inizierò con i test con i ratti e poi testerò il prototipo della capsula personalmente." Carlo si girò di scatto bloccandomi nell'uscio "non puoi fare dei test su di te, non sono uno scienziato, ma sono certo che rischiare sulla propria pelle..." lo interruppi con un gesto seccato della mano, avanzai, e tirai verso di me la maniglia della porta blindata con calma aspettando lo scatto della serratura. Alzai l'indice verso il naso "non parliamone qui fuori, non sai mai chi può ascoltare" gli misi una mano sulla spalla "in ogni caso è deciso, ho dato indicazioni al notaio Merletti. Oggi è il quindici, fra un mese ti contatterà per firmare la cessione del laboratorio a tuo nome e un libretto bancario per il suo mantenimento per due anni. Se dovessi sparire per qualche tempo ti prego di lasciare tutto come si trova e aspettare. Specialmente il generatore, due anni dovrebbero essere più che sufficienti". Gli strinsi la mano, mi voltai senza incrociare il suo sguardo. "Aspetta" disse Carlo afferrandomi per la manica della giacca, mi indicò il bar che stava di fronte "facciamoci un ultimo caffè ".
"Se non insisterai a fare altre domande" dissi io. Lui annuì con la testa e con uno sguardo triste ma rassegnato, ci conoscevamo da piu' di 20 anni e sapeva che se prendevo una decisione ero irremovibile.
Roma...
Il carabiniere a cui era stata consegnata fece un sospiro, stava pensando al rapporto che avrebbe dovuto fare per della roba di poco conto. Apri' la borsa per controllare il contenuto mentre dettava al suo computer d'ufficio "borsa in similpelle marrone chiaro, ritrovata il Ventotto Agosto Duemilasessantotto in Via Latina nei pressi di San Giovanni verso le ore 16:00. Contenente: una cartella per documenti vuota, un portafoglio in similpelle, vuoto..." in quel momento noto' che la fodera interna si stava staccando e tiro' leggermente, all'interno noto' uno degli ultimi modelli di tablet flessibili, sottilissimi e costosissimi,
come un foglio di carta ma meglio, diceva la pubblicità. "Almeno questo non se lo sono fregato" stava pensando mentre lo estraeva con delicatezza dal suo nascondiglio. "Appuntato Nicoli" sbraito' verso la porta dell'ufficio adiacente, "mi chiami il tecnico in laboratorio informatico che ho del lavoro per lui".
Atto N.54896/25 contenuto del Diario personale del Sign. Carlo Facchetti residente in Via Rieti 98, Senigallia.
Persona denunciata come scomparsa il 26 agosto 2068.
Siena 23 agosto 2068 10:30Am
Sono passati ormai dieci anni da quell'ultimo incontro con Giovanni, il notaio Merletti ha provveduto a consegnare l'atto di proprietà e il libretto bancario. Secondo le richieste di Giovanni avrei dovuto aspettare non piu' di due anni. Ne sono passati dieci è, con una cieca, ma stupida fiducia nel mio carissimo amico, ho continuato a mie spese a mantenere il laboratorio funzionante. l'unica parte a cui abbia mai avuto accesso è stato l'ufficio al primo piano. Il laboratorio è sempre stato inaccessibile a tutti se non a Giovanni che poteva aprire le porte blindate con l'impronta della sua mano. I macchinari e i computer hanno funzionato ininterrottamente per tutti questi anni. L'unico indizio che Giovanni era effettivamente partito mi era dato dalla telecamera collegata all'ufficio al primo piano. Il laboratorio era deserto e la capsula era chiaramente sparita, lasciando solo i cavi a penzolare, probabilmente partita con Giovanni per il suo viaggio multidimensionale. Devo decidermi, ormai è andato, sparito...
Carlo 23 agosto ore 01:58...
"É ora di dare Giovanni per disperso. Dieci anni, son dieci anni che speravo...
Domani, si domani. Andare dai carabinieri, spiegare i fatti, fare la denuncia e chiamare una ditta di demolizioni per smantellare le porte del laboratorio. Sono già le due di notte e questo caldo mi sta uccidendo. E adesso sto come un idiota a vagabondare per le strade di Siena e a parlare da solo.
Eccolo l'ingresso dell'ufficio di Giovanni ! Un ultima occhiata, poi domani si sistema tutto.
Lo schermo della videocamera si è acceso, Giovanni mi diceva che funziona a sensore dall'interno per le intrusioni.
La lampada! Prima stava sopra il tavolo del computer adesso è a terra.
Deve essere un caso, forse una piccola scossa di terremoto che non ho neanche sentito, sono cose che possono succedere, questo spiega anche perchè lo schermo si è acceso.
Aspetta che faccio uno zoom per controllare meglio, humm... prima c'erano delle cartellette impilate sotto il tavolo che adesso stanno alla rinfusa.
Cos'è quello? Se riesco a girare e ad inquadrare l'angolo morto che sta proprio fra il tavolo e la parete.
Deve essere un ratto che è riuscito ad entrare, dopo dieci anni senza manutenzione vorrei vedere. Ecco si è mosso ancora, forse è la stanchezza, son due giorni che non dormo bene, maledetto caldo.
Sembra una macchia grigia, non riesco a vedere bene, ma si sta muovendo, certo che per essere un ratto è bello grosso pero'..."
Mi piace tenervi sulle spine fino al prossimo pezzo
Mi ero quasi scordato, ovviamente qualsiasi riferimento a persone luoghi o cose è puramente casuale. Dovevo pur dargli dei nomi a sta gente
Per il titolo non so' , manco ci ho pensato. Sono cose che mi vengono di getto e scrivo. A volte son ciofeche e a volte son decenti. Non so neanche dovre si andrà a parare e se arrivero ad una fine(magari il tipo è morto da dieci anni

). Di solito mollo tutto prima

ma se la cosa è incoraggiata continuo, quindi ho deciso di postare e vedere che succedeva.